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Viaggio Thailandia e Vietnam Responsabile Natural

VIAGGIO INDIVIDUALE PERSONALIZZABILE
Visite collettive con guida locale parlante italiano
Partenze a date fisse
Viaggio Thailandia e Vietnam Responsabile
Viaggio Thailandia e Vietnam Responsabile
Viaggio Thailandia e Vietnam Responsabile

WHY NATURAL? Un tour della Thailandia del Nord che si concentra sugli usi e costumi dei villaggi tribali che in quest'area mantengono inalterate le tradizioni. Il tour è caratterizzato da un contatto costante con le popolazioni locali e da un'esperienza indimenticabile in una farm gestita dalle etnie Akha e Thai Yai dove sarà possibile assaporare in prima persona la tranquillità dei ritmi dell'uomo e della natura. Il tour termina con la visita di Chiang Rai dove artisti contemporanei hanno realizzato maestose opere d'arte. A seguire, un breve itinerario in Vietnam che vi porterà in graziosi villaggi dove assaporerete il semplice stile di vita quotidiano tipico di questo Paese, si entrerà in contatto con delle famiglie locali che vi accoglieranno nella loro casa per una lezione di cucina ed un pranzo tipico. Alcune occasioni di street food completano l’esperienza ‘like a local’.

Partenze

tutti i venerdì

Programma

Partenza con volo di linea per Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo.

Arrivo a Chiang Mai ed incontro con l'assistente locale. Trasferimento in albergo, situato all’interno del ‘Quadrilatero’: circondato da mura e canali che delimitano la città antica, all’interno si trovano ben 119 templi Buddhisti, che facevano della Chiang Mai un centro religioso Theravada di primaria importanza in Asia. Chiang Mai fu per secoli la capitale di Lanna, un piccolo regno indipendente oggi corrispondente alla Thailandia del Nord. Sistemazione in albergo, resto della giornata a disposizione. Pernottamento in albergo.

Prima colazione in albergo. Oggi si esplora la città di Chiang Mai attraverso due introspettivi walking tours. Gli spostamenti tra l’albergo e le aree visitate avverranno a bordo dei locali “Rot Daeng”, piccoli camioncini adibiti al trasporto pubblico. Si parte dalla sponda esterna del fiume Ping raggiungendo un’area che nel periodo coloniale vide l’insediamento di molti commercianti occidentali e di vari paesi asiatici dediti all’esportazione dei celebri prodotti artigianali di Chiang Mai. Questo quartiere è oggi abitato dalla cosiddetta “Ket Community”, un crogiuolo di etnie, mentre l’architettura mostra ancora alcune residenze dell’epoca edificate in stili ibridi. Qui si trova anche il Wat Ket Karam, uno dei templi più antichi di Chiang Mai, che offre al visitatore alcune soluzioni architettoniche di grande pregio. Tra queste uno stupendo tetto dorato edificato su ben cinque livelli sovrapposti. Si attraversa quindi a piedi il Chansom Memorial Bridge fino a giungere al Warorot, il mercato tradizionale più grande e conosciuto di Chiang Mai. Qui si trova ogni bene in vendita. Noto e pittoresco il reparto dedicato al commercio dei fiori! Su richiesta e tempo permettendo qui si può anche partecipare ad una breve dimostrazione di composizione delle tradizionali ghirlande di fiori che rappresentano uno degli aspetti culturali più tipici del paese. Una delle strade del mercato di Warorot è anche ricca di venditori di oggetti artigianali provenienti dalle tribù delle montagne. Sono gli stessi artigiani dei villaggi tribali che producono e vendono i loro prodotti al mercato. Il grande mercato di Warorot confina con l’antico complesso templare del Wat Saen Fang che si attraverserà fino a raggiungere la Tapae Road, la grande arteria che taglia la città di Chiang Mai da Est a Ovest e conduce alla celebre Pratu Tapae, la porta Est dell’antico nucleo storico. Pranzo presso una trattoria tipica del centro con piatti a base della cucina Lanna del Nord ed a seguire visita a piedi della città antica. Si partirà dal Wat Phantao, tempio risalente al XIV secolo e tra i più begli edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ infatti (il luogo di preghiera dei fedeli) è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito. A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli. Si prosegue quindi per la piazza dislocata nel cuore del centro storico dove vengono rievocati la fondazione della città ed i suoi aspetti culturali più caratteristici. Al centro della piazza si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, all’interno di un edificio edificato in stile coloniale, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi delle genti del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio più antico e forse più affasciante dei 119 luoghi di culto racchiusi tra le antiche mura. Si tratta del Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. Sull’angolo nord-ovest della piazza si trova invece il complesso del Chuan Chom, non lontano dal palazzo che nel XIX secolo assunse la funzione di carcere femminile della città. Si è conservata fino ad oggi la tradizione che diverse ex-detenute trovassero impiego in questo complesso come massaggiatrici. Il complesso è anche dotato di bar e ristorante. Rientro in albergo e pernottamento.

Prima colazione in albergo. Oggi si lascia Chiang Mai per dirigersi verso le montagne a nord della città. Immerso in un esotico paesaggio montano si trova uno dei rarissimi centri approvati dalle associazioni animaliste dove poter entrare a contatto con gli elefanti. I canoni per il rispetto di questi giganti prevedono che gli avventori possano avvicinarsi a loro, seguirli nella jungla e studiare le loro abitudini alimentari e le loro tecniche di sopravvivenza nell’habitat naturale. Non è invece contemplato il contatto fisico con l’animale, il feeding, o l’entrare a stretto contatto con loro durante il bathing. Si trascorre al centro l’intera mattinata. Esperte guide locali conducono i visitatori nella jungla seguendo gli elefanti da debita distanza ed impartiscono spiegazioni dettagliate sui loro stili di vita. Pranzo al centro e nel pomeriggio si prosegue ancora verso nord fino a giungere nella grande vallata alle pendici del Doi Luang Chiang Dao, la terza montagna più alta della Thailandia e dalla forma inconfondibile. Il possente massiccio si eleva infatti dalla vallata, a 500 mt sul livello del mare, salendo verticalmente a formare enormi pareti che terminano in una serie di picchi a cuspide i più alti dei quali sfiorano i 2200 metri. Le pendici di questo colosso naturale sono punteggiate da villaggi tribali abitati da genti di varie etnie. Negli ultimi due secoli le montagne del Nord della Thailandia hanno costituito la destinazione finale delle migrazioni di vari popoli dalle diverse origini. Etnie delle montagne quali Karen, Palaung, Thai Yai, Akha, Lisu, Hmong e Lahu sono giunte fino a qui dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya. Il pomeriggio viene trascorso esplorando alcuni di questi villaggi. Di particolare interesse le comunità Palaung che avendo seguito una cultura di isolamento hanno conservato meglio di altre le proprie identità peculiari. I Lisu sono invece un popolo fiero ed altresì ospitale. Gli Akha sono tra le comunità più predisposte al commercio ed al contatto con l’esterno. I loro abiti tradizionali sono tra i più ricchi ed appariscenti. Sistemazione in albergo dislocato nel centro della cittadina e pernottamento.

Prima colazione in albergo. Oggi è la giornata della solidarietà a contatto con le genti locali. Presto al mattino partenza per recarsi al mercato di Chiang Dao, punto di riferimento per gli abitanti dei villaggi tribali circostanti. Nelle prime ore del mattino le vie del mercato si colorano del giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero dei Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. I mercati si attivano prima dell’alba al fine di servire i compratori prima che si rechino al lavoro nei campi. Dai villaggi i venditori scendono a piazzare i loro prodotti agricoli per monetizzare gli importi occorrenti per acquistare a loro volta i beni che non producono in proprio. È questo un sistema di scambio più elaborato del baratto e che non vincola le comunità montane ad un’economia di sussistenza. Noi qui faremo grandi provviste di carni, verdure e varie spezie, quante ne bastano per sfamare le 120 piccole bocche che animano una scuola-orfanotrofio sperduta in un angolo remoto del massiccio ed incastonata tra alte vette sommerse dalla jungla più fitta. È una scuola molto povera e che riceve poche sovvenzioni dalle amministrazioni pubbliche. Raccoglie in maggior parte gli orfani o i figli delle famiglie più povere dei vicini villaggi tribali ed include l’asilo, le elementari e le scuole secondarie. Il refettorio è composto da una rudimentale costruzione con muri in cemento alti poco meno di un metro che sorreggono grate in ferro che giungono fino al tetto in lamiera ed è comunicante con la cucina dove un’unica, paziente e volonterosa cuoca prepara per I bambini cibi poveri e semplici, prevalentemente a base di vegetali. Con le nostre provviste, oggi alla scuola sarà giornata di gran festa. I partecipanti si potranno dividere I compiti per aiutare la cuoca. Alcuni taglieranno le verdure e le spezie, altri le carni ed altri ancora aiuteranno ai fuochi. I bambini dell’asilo e della prima elementare sono i primi a mangiare. Il loro turno è alle 11:00. Prima di entrare nel refettorio si muniscono di un grande piatto di ferro multi-portata diviso in vari scomparti e si dispongono in fila indiana, in rispettoso silenzio. Le tavolate hanno lunghe panche su ognuna delle quali trovano posto sei bambini su ogni lato. Se lo desiderano, i partecipanti potranno mangiare assieme ai bambini (in alternativa è possibile pranzare presso un locale homestay posto in posizione panoramica sui dirupi del Monte Chiang Dao). Il pomeriggio sarà dedicato alla visita delle Grotte Chiang Dao note per la ricchezza e bellezza di gigantesche stalattiti. Le grotte celano anche luoghi di culto centenari. Ultimo trasferimento della giornata in direzione di Thaton, un remoto distretto nel profondo nord del paese e luogo di intensi scambi culturali grazie alla prossimità alla Birmania. Thaton corre infatti lungo la linea di confine tra i due paesi, qui geograficamente collegati tra loro attraverso le acque del fiume Maekok che scende dalla Birmania solcando strette vallate tra le montagne fino a giungere a Thaton e alla Thailandia. Sistemazione in informale resort posto in prossimità del piccolo centro abitato. Pernottamento.

Prima colazione in albergo. Le montagne che dividono Thailandia e Birmania saranno le protagoniste della giornata. Nella prima mattinata si risale il fiume Maekok a bordo di una “long tail boat”, strette imbarcazioni in legno a motore capaci di sfrecciare ad alta velocità anche con basse profondità, fino a raggiungere il punto di confine tra i due paesi. A seguire si salirà sulle montagne proseguendo in direzione nord-est e costeggiando il confine. Oltre alle popolazioni tribali, oggi si incontrano anche i protagonisti dell’ultima grande migrazione verso queste terre che risale alla metà del XX secolo: i cinesi nazionalisti seguaci di Chiang Kai-shek fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Migrando, hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo. La montagna del Mae Salong è famosa per il tè cinese. Le coltivazioni sono in prevalenza della qualità Oulong, a pianta bassa, ma occasionalmente si possono incontrare anche le secolari piante di Assam ad alto fusto. Saliti in quota, si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio. Presso i villaggi Akha abbarbicati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Qui un erto percorso corre sopra il confine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante birmano del confine. Pranzo in un informale ristorante locale sul monte Mae Salong. Al termine delle visite si scenderà verso valle fino ad incontrare una zona collinare ai piedi delle grandi montagne. Qui si trova l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere. In serata, cena a base di street food in compagnia della guida presso il mercato del piccolo centro montano di Mae Salong Nai. Pernottamento all’Ahsa Farmstay.

Prima colazione tribale al farmstay a base di ‘mattoncini di sticky rice’ e uova nella foglia di banano grigliati, oltre a varie altre prelibatezze locali. A seguire, visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali dell’Ahsa si distingue l’albero del caucciù. Il fattore ci mostrerà come estrarre la gomma naturale dalla corteccia. A seguire, apprendimento delle tecniche di semina o raccolta del riso a seconda della stagione (abbigliamento consono fornito in loco). Si potrà poi provare la sauna che i locali praticano all’interno di gabbie per galli da combattimento convertiti per l’occasione! Pranzo in ampli padiglioni che sovrastano i campi di riso. Nelle prime ore del pomeriggio a scelta dei partecipanti relax oppure si potrà percorrere un percorso nella jungla che conduce fino ad un villaggio tribale Akha. Si tornerà quindi al vicino mercato per acquistare gli ingredienti per la cena a base di pietanze tribali Akha che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Questa informale cooking class sarà l’occasione per apprendere la sapienza locale nel preparare piatti speziati e deliziosi. Cena a base delle pietanze preparate e secondo pernottamento al farmstay.

Prima colazione. In tempo utile, trasferimento all’aeroporto di Chiang Rai. Volo di linea per Bangkok. Arrivo e trasferimento nel quartiere di Rattanakosin. per effettuare un tour a piedi: Rattanakosin ospita non solo mercati e piccoli ristoranti che offrono piatti autentici, ma soprattutto mette in evidenza gli aspetti culturali e di costume thailandesi. Si parte dalla zona del celebre Wat Saket, la ‘montagna d’oro’ di Rattanakosin, per procedere verso il palazzo del municipio dietro al quale si apre una fitta rete di vicoli ricchi di street food di alta qualita’ (molti venditori della zona sono listati nella guida Michelin). Si potra’ assaggiare il fritto di taro, radicchio o tofu, ma anche il ‘khao na kai’ a base di pollo. Si giunge così al Chao Pho Seua, un santuario Confuciano, che, secondo la leggenda, ha una funzione protettiva per il quartiere, annientando gli spiriti maligni. Ancora street food nell’isolato seguente. L’assaggio questa volta è del celebre mango e ‘khao niaow’ (‘riso appiccicoso’ in quanto impastato con denso latte di cocco). Si entra quindi in un’area di forte spiritualità buddista. Decine di negozi qui vendono oggetti di culto, vesti per monaci, offerte da portare ai templi, e vari altri oggetti utilizzati nei riti buddisti. Si giunge così al ‘Sao Chincha’, o ‘grande altalena’. Edificata in legno ed alta oltre trenta metri, veniva un tempo utilizzata dai brahmini per riti propiziatori brahmanici. Non stupirà quindi la presenza di divinità brahmaniche poste nelle vicinanze a guardia dei vari isolati. Spicca qui la fede per il Dio Vishnu al quale è dedicato il tempio Dev Mandhir, nel quale anche i non praticanti del culto Brahmanico possono insolitamente accedere. Si ritorna quindi al punto di partenza salendo sulla ‘Montagna d’oro’ prima del tramonto. Trasferimento in albergo e pernottamento.

Prima colazione in albergo. Trasferimento in aeroporto e partenza per Hue. Arrivo e trasferimento in albergo. Tempo a disposizione. Pernottamento in albergo.

Prima colazione in albergo e partenza per la visita di Hue, la sede della grande Capitale del Regno Annamita della dinastia Nguyen. Si parte con la visita delle rovine della Cittadella dove si possono ancora ammirare la sala delle udienze, interamente costruita in legno finemente intagliato, e vari altri edifici amministrativi e di culto. Lungo le rive del fiume Song Huong si trovano il tipico mercato locale di Dong Ba nonchè la sacra Pagoda Thien Mu dedicata ad una versione tipicamente locale del culto buddista Mahayana. Ma le visite ad Hue non saranno esclusivamente incentrate sulla storia antica. Visiteremo infatti graziosi villaggi dove potremo assaporare il semplice stile di vita quotidiano tipico del Vietnam centrale. A Phu Nong, ad esempio, si potrà fare tappa per conoscere da vicino un nucleo famigliare che pone a contatto diverse generazioni di Vietnamiti. Le case sono costruite per resistere ai numerosi allagamenti che si verificano nei mesi delle piogge ed in tutte le costruzioni troviamo l’altare dedicato al culto degli antenati. Al villaggio di Thuy Bieu troveremo anche la residenza di un pittore locale. Con un po’ di fortuna lo si potrà vedere all’opera. L’ultima tappa sarà presso la famiglia che ci ospiterà per il pranzo nella propria casa, non prima di averci però mostrato come si preparano le pietanze di giornata. È una vera e propria scuola di cucina vietnamita. Nel pomeriggio si raggiungeranno le campagne a sud della città dove sono situate le tombe degli imperatori Nguyen. Di particolare interesse è il complesso dell'Imperatore Tu Duc. Termine delle visite e rientro in hotel. La serata sarà invece all’insegna del dinamismo e dello street food! Attraverso un tour gastronomico (partenza dall’hotel entro le 19:30) a bordo dei tipici cyclo si percorreranno le brulicanti vie del centro alla ricerca delle migliori prelibatezze locali. La prima tappa sarà in un piccolo chiosco dove si potrà assaggiare il Pancake con il maiale grigliato. Dopodiché’ assaggeremo i “dessert” fatti a base di zuppe di legumi cucinati e addolciti con lo zucchero. Rientro in albergo al termine delle visite. Pernottamento.

Prima colazione in albergo e partenza per Danang. Si percorre una strada che sale sulla montagna a picco sul mare verso il celebre Passo Hai Van che regala una vista sorprendente. Arrivo a Danang, terza citta’ piu’ vasta e popolosa del Paese, che in anni recenti ha conosciuto un incessante sviluppo economico. A Danang si trova l’importante Museo di scultura Cham, antichissima popolazione di cultura indianizzata insediatasi nell’odierno Vietnam centro-meridionale Visita del museo e a seguire si proseguirà alla volta dell’antico borgo di Hoian, nell’antichità un importantissimo scalo lungo le principali rotte marittime asiatiche che collegavano la Cina ed il Giappone al resto del continente. Compagnie di navigazione di varie origini avevano creato ad Hoian veri e proprio centri logistici tanto da fare di Hoian un punto di incontro di varie culture, tradizioni, usi e costumi. Oggi l’Unesco ha proclamato l'intero centro storico di Hoian Patrimonio dell’umanità. Sistemazione in albergo nei pressi dell’area storica e pranzo in ristorante locale. Visita del nucleo antico di Hoian a piedi, raggiungendo il "Ponte Giapponese", le antiche case residenziali dei commercianti ed i templi dei Clan cinesi tra i quali il Fujien. Sarà possibile anche ammirare una piccola fabbrica di lanterne dove ci si potrà cimentare nella loro produzione. Cena libera e pernottametno in albergo.

Prima colazione in albergo. In tempo utile, trasferimento all'aeroporto e partenza per l’Italia. E’ previsto almeno un cambio di aeroporto. Pasti e pernottamento a bordo.

Arrivo in Italia.

Dettaglio

Alberghi previsti o similari:
Chiang Mai: De Lanna Hotel; Chiang Dao: The View Chiang Dao; Thaton: Saranya River House (2*); Mae Salong Nai: Ahsa Farmstay; Bangkok: Holiday Inn Silom; Hue: Alba Spa Hotel; Hoian: Hoian Historic Hotel.
Incluso nel programma: volo di linea in classe economica da/per l’Italia, voli domestici in Thailandia e Vietnam, tasse aeroportuali, pernottamenti in albergo, servizi come da programma, tutti gli ingressi, guida locale parlante italiano durante il tour thailandia ed il tour vietnam, 11 colazioni, 7 pranzi, 3 cene, assicurazione medico-bagaglio, polizza annullamento All Risk, quota gestione pratica.
Scopri la proposta:
Durata: 13 giorni / 10 notti
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