Viaggio Original Thailandia Replay
Visite collettive con guida locale parlante italiano
Partenze a date fisse
WHY REPLAY? Un itinerario in Thailandia con diversi aspetti curiosi ed inediti: il fiume Kwai, la foresta incontaminata e l’esperienza sotto le cascate a bordo di una chiatta, un giro a piedi nella frenetica Chinatown di Bangkok con la possibilità di assaggiare bizzarri cibi tradizionali serviti in strada ed infine un tour del Nord alla ricerca dei villaggi tribali che mantengono inalterati usi e costumi. E’ un’esperienza nuova anche per chi ha già visitato la Thailandia.
Partenza con volo di linea per Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo a Chiang Mai ed incontro con l'assistente locale. Trasferimento in albergo, situato all’interno del ‘Quadrilatero’: circondato da mura e canali che delimitano la città antica, all’interno si trovano ben 119 templi Buddhisti, che facevano della Chiang Mai un centro religioso Theravada di primaria importanza in Asia. Chiang Mai fu per secoli la capitale di Lanna, un piccolo regno indipendente oggi corrispondente alla Thailandia del Nord. Sistemazione in albergo, resto della giornata a disposizione. Pernottamento in albergo.
Prima colazione in albergo. Oggi si esplora la città di Chiang Mai attraverso due introspettivi walking tours. Gli spostamenti tra l’albergo e le aree visitate avverranno a bordo dei locali “Rot Daeng”, piccoli camioncini adibiti al trasporto pubblico. Si parte dalla sponda esterna del fiume Ping raggiungendo un’area che nel periodo coloniale vide l’insediamento di molti commercianti occidentali e di vari paesi asiatici dediti all’esportazione dei celebri prodotti artigianali di Chiang Mai. Questo quartiere è oggi abitato dalla cosiddetta “Ket Community”, un crogiuolo di etnie, mentre l’architettura mostra ancora alcune residenze dell’epoca edificate in stili ibridi. Qui si trova anche il Wat Ket Karam, uno dei templi più antichi di Chiang Mai, che offre al visitatore alcune soluzioni architettoniche di grande pregio. Tra queste uno stupendo tetto dorato edificato su ben cinque livelli sovrapposti. Si attraversa quindi a piedi il Chansom Memorial Bridge fino a giungere al Warorot, il mercato tradizionale più grande e conosciuto di Chiang Mai. Qui si trova ogni bene in vendita. Noto e pittoresco il reparto dedicato al commercio dei fiori! Su richiesta e tempo permettendo qui si può anche partecipare ad una breve dimostrazione di composizione delle tradizionali ghirlande di fiori che rappresentano uno degli aspetti culturali più tipici del paese. Una delle strade del mercato di Warorot è anche ricca di venditori di oggetti artigianali provenienti dalle tribù delle montagne. Sono gli stessi artigiani dei villaggi tribali che producono e vendono i loro prodotti al mercato. Il grande mercato di Warorot confina con l’antico complesso templare del Wat Saen Fang che si attraverserà fino a raggiungere la Tapae Road, la grande arteria che taglia la città di Chiang Mai da Est a Ovest e conduce alla celebre Pratu Tapae, la porta Est dell’antico nucleo storico. Pranzo presso una trattoria tipica del centro con piatti a base della cucina Lanna del Nord ed a seguire visita a piedi della città antica. Si partirà dal Wat Phantao, tempio risalente al XIV secolo e tra i più begli edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ infatti (il luogo di preghiera dei fedeli) è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito. A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli. Si prosegue quindi per la piazza dislocata nel cuore del centro storico dove vengono rievocati la fondazione della città ed i suoi aspetti culturali più caratteristici. Al centro della piazza si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, all’interno di un edificio edificato in stile coloniale, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi delle genti del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio più antico e forse più affasciante dei 119 luoghi di culto racchiusi tra le antiche mura. Si tratta del Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. Sull’angolo nord-ovest della piazza si trova invece il complesso del Chuan Chom, non lontano dal palazzo che nel XIX secolo assunse la funzione di carcere femminile della città. Si è conservata fino ad oggi la tradizione che diverse ex-detenute trovassero impiego in questo complesso come massaggiatrici. Il complesso è anche dotato di bar e ristorante. Rientro in albergo e pernottamento.
Prima colazione in albergo. Oggi si lascia Chiang Mai per dirigersi verso le montagne a nord della città. Immerso in un esotico paesaggio montano si trova uno dei rarissimi centri approvati dalle associazioni animaliste dove poter entrare a contatto con gli elefanti. I canoni per il rispetto di questi giganti prevedono che gli avventori possano avvicinarsi a loro, seguirli nella jungla e studiare le loro abitudini alimentari e le loro tecniche di sopravvivenza nell’habitat naturale. Non è invece contemplato il contatto fisico con l’animale, il feeding, o l’entrare a stretto contatto con loro durante il bathing. Si trascorre al centro l’intera mattinata. Esperte guide locali conducono i visitatori nella jungla seguendo gli elefanti da debita distanza ed impartiscono spiegazioni dettagliate sui loro stili di vita. Pranzo al centro e nel pomeriggio si prosegue ancora verso nord fino a giungere nella grande vallata alle pendici del Doi Luang Chiang Dao, la terza montagna più alta della Thailandia e dalla forma inconfondibile. Il possente massiccio si eleva infatti dalla vallata, a 500 mt sul livello del mare, salendo verticalmente a formare enormi pareti che terminano in una serie di picchi a cuspide i più alti dei quali sfiorano i 2200 metri. Le pendici di questo colosso naturale sono punteggiate da villaggi tribali abitati da genti di varie etnie. Negli ultimi due secoli le montagne del Nord della Thailandia hanno costituito la destinazione finale delle migrazioni di vari popoli dalle diverse origini. Etnie delle montagne quali Karen, Palaung, Thai Yai, Akha, Lisu, Hmong e Lahu sono giunte fino a qui dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya. Il pomeriggio viene trascorso esplorando alcuni di questi villaggi. Di particolare interesse le comunità Palaung che avendo seguito una cultura di isolamento hanno conservato meglio di altre le proprie identità peculiari. I Lisu sono invece un popolo fiero ed altresì ospitale. Gli Akha sono tra le comunità più predisposte al commercio ed al contatto con l’esterno. I loro abiti tradizionali sono tra i più ricchi ed appariscenti. Sistemazione in albergo dislocato nel centro della cittadina e pernottamento.
Prima colazione in albergo. Oggi è la giornata della solidarietà a contatto con le genti locali. Presto al mattino partenza per recarsi al mercato di Chiang Dao, punto di riferimento per gli abitanti dei villaggi tribali circostanti. Nelle prime ore del mattino le vie del mercato si colorano del giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero dei Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. I mercati si attivano prima dell’alba al fine di servire i compratori prima che si rechino al lavoro nei campi. Dai villaggi i venditori scendono a piazzare i loro prodotti agricoli per monetizzare gli importi occorrenti per acquistare a loro volta i beni che non producono in proprio. È questo un sistema di scambio più elaborato del baratto e che non vincola le comunità montane ad un’economia di sussistenza. Noi qui faremo grandi provviste di carni, verdure e varie spezie, quante ne bastano per sfamare le 120 piccole bocche che animano una scuola-orfanotrofio sperduta in un angolo remoto del massiccio ed incastonata tra alte vette sommerse dalla jungla più fitta. È una scuola molto povera e che riceve poche sovvenzioni dalle amministrazioni pubbliche. Raccoglie in maggior parte gli orfani o i figli delle famiglie più povere dei vicini villaggi tribali ed include l’asilo, le elementari e le scuole secondarie. Il refettorio è composto da una rudimentale costruzione con muri in cemento alti poco meno di un metro che sorreggono grate in ferro che giungono fino al tetto in lamiera ed è comunicante con la cucina dove un’unica, paziente e volonterosa cuoca prepara per I bambini cibi poveri e semplici, prevalentemente a base di vegetali. Con le nostre provviste, oggi alla scuola sarà giornata di gran festa. I partecipanti si potranno dividere I compiti per aiutare la cuoca. Alcuni taglieranno le verdure e le spezie, altri le carni ed altri ancora aiuteranno ai fuochi. I bambini dell’asilo e della prima elementare sono i primi a mangiare. Il loro turno è alle 11:00. Prima di entrare nel refettorio si muniscono di un grande piatto di ferro multi-portata diviso in vari scomparti e si dispongono in fila indiana, in rispettoso silenzio. Le tavolate hanno lunghe panche su ognuna delle quali trovano posto sei bambini su ogni lato. Se lo desiderano, i partecipanti potranno mangiare assieme ai bambini (in alternativa è possibile pranzare presso un locale homestay posto in posizione panoramica sui dirupi del Monte Chiang Dao). Il pomeriggio sarà dedicato alla visita delle Grotte Chiang Dao note per la ricchezza e bellezza di gigantesche stalattiti. Le grotte celano anche luoghi di culto centenari. Ultimo trasferimento della giornata in direzione di Thaton, un remoto distretto nel profondo nord del paese e luogo di intensi scambi culturali grazie alla prossimità alla Birmania. Thaton corre infatti lungo la linea di confine tra i due paesi, qui geograficamente collegati tra loro attraverso le acque del fiume Maekok che scende dalla Birmania solcando strette vallate tra le montagne fino a giungere a Thaton e alla Thailandia. Sistemazione in informale resort posto in prossimità del piccolo centro abitato. Pernottamento.
Prima colazione in albergo. Le montagne che dividono Thailandia e Birmania saranno le protagoniste della giornata. Nella prima mattinata si risale il fiume Maekok a bordo di una “long tail boat”, strette imbarcazioni in legno a motore capaci di sfrecciare ad alta velocità anche con basse profondità, fino a raggiungere il punto di confine tra i due paesi. A seguire si salirà sulle montagne proseguendo in direzione nord-est e costeggiando il confine. Oltre alle popolazioni tribali, oggi si incontrano anche i protagonisti dell’ultima grande migrazione verso queste terre che risale alla metà del XX secolo: i cinesi nazionalisti seguaci di Chiang Kai-shek fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Migrando, hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo. La montagna del Mae Salong è famosa per il tè cinese. Le coltivazioni sono in prevalenza della qualità Oulong, a pianta bassa, ma occasionalmente si possono incontrare anche le secolari piante di Assam ad alto fusto. Saliti in quota, si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio. Presso i villaggi Akha abbarbicati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Qui un erto percorso corre sopra il confine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante birmano del confine. Pranzo in un informale ristorante locale sul monte Mae Salong. Al termine delle visite si scenderà verso valle fino ad incontrare una zona collinare ai piedi delle grandi montagne. Qui si trova l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere. In serata, cena a base di street food in compagnia della guida presso il mercato del piccolo centro montano di Mae Salong Nai. Pernottamento all’Ahsa Farmstay.
Prima colazione tribale al farmstay a base di ‘mattoncini di sticky rice’ e uova nella foglia di banano grigliati, oltre a varie altre prelibatezze locali. A seguire, visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali dell’Ahsa si distingue l’albero del caucciù. Il fattore ci mostrerà come estrarre la gomma naturale dalla corteccia. A seguire, apprendimento delle tecniche di semina o raccolta del riso a seconda della stagione (abbigliamento consono fornito in loco). Si potrà poi provare la sauna che i locali praticano all’interno di gabbie per galli da combattimento convertiti per l’occasione! Pranzo in ampli padiglioni che sovrastano i campi di riso. Nelle prime ore del pomeriggio a scelta dei partecipanti relax oppure si potrà percorrere un percorso nella jungla che conduce fino ad un villaggio tribale Akha. Si tornerà quindi al vicino mercato per acquistare gli ingredienti per la cena a base di pietanze tribali Akha che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Questa informale cooking class sarà l’occasione per apprendere la sapienza locale nel preparare piatti speziati e deliziosi. Cena a base delle pietanze preparate e secondo pernottamento al farmstay.
Prima colazione. In tempo utile, trasferimento all’aeroporto di Chiang Rai e volo per Bangkok. Arrivo a Bangkok, incontro con l'assistente locale e trasferimento a Rattanakosin, la Bangkok antica. Sistemazione in albergo situato nei pressi del Democracy Monument / Ratchadamnern Road. Rattanakosin è il nucleo di fondazione della città di Bangkok e si è sviluppata a partire dalla fine del XVIII secolo. Un tempo era circondata dai fiume Chao Praya e da una fitta rete di canali artificiali, tanto che assunse l’appellativo di ‘isola’. Oggi Rattanakosin è nota soprattutto per ospitare il Palazzo Reale, i più sacri templi della città, i ministeri e vari uffici di alta rappresentanza. Ma questo quartiere è oggi anche densamente abitato dalla popolazione locale ed offre uno spaccato di vita comune che va oltre lo splendore dei palazzi più famosi. Il quartiere ospita mercati, piccoli ristoranti che offrono piatti autentici, e soprattutto mette in evidenza gli aspetti culturali e di costume del “Paese del Sorriso”, all’insegna del più sfrenato sincretismo. Rattanakosin è stata infatti per oltre due secoli il punto di incontro tra il Siam ed il resto del mondo. Commercianti e diplomatici europei, cinesi, indiani e mediorientali hanno nel tempo lasciato proprie eredità culturali che a Rattanakosin si sono fuse in modo a volte casuale ed irrazionale, e le forme di culto ne sono l’esempio più concreto. Un occhio poco attento potrebbe infatti affermare che Rattanakosin è il luogo dove incontrare il Buddhismo, il Brahmanesimo e il Confucianesimo uno di fianco all’altro. In realtà queste religioni si sono qui fuse a costituire una nuova identità immaginata e vissuta in modo originale esclusivamente dai thai. Questa singolare forma di sincretismo, e l’aspetto culinario, sono i temi trainanti del walking tour di oggi. Alle 13.30 si parte dall’Ayathorn Hotel posto di fronte al celebre Wat Saket, la ‘montagna d’orò di Rattanakosin. Da qui si procederà verso il palazzo del municipio dietro al quale si apre una fitta rete di vicoli ricchi di street food di alta qualità (molti venditori della zona sono listati nella guida Michelin). Si potrà assaggiare il fritto di taro, radicchio o tofu, ma anche il ‘khao-na-kai’ a base di pollo. Si giunge così al sito della prima religione: il Chao Pho Seua, un santuario Confuciano che si trova all’intersezione di due strade. La leggenda racconta che il santuario ha una funzione protettiva per il quartiere, annientando gli spiriti maligni che provengono dalla strada posta direttamente di fronte al proprio ingresso. Ancora street food nell’isolato seguente. L’assaggio questa volta è del celebre mango e ‘khao niaow’ (‘riso appiccicoso’ in quanto impastato con denso latte di cocco). Si entra quindi in un’area di forte spiritualità buddista. Decine di negozi qui vendono oggetti di culto, vesti per monaci, offerte da portare ai templi, e vari altri oggetti utilizzati nei riti buddisti. Si giunge così al ‘Sao Chincha’, o ‘grande altalena’. Edificata in legno ed alta oltre trenta metri, veniva un tempo utilizzata dai brahmini per riti propiziatori brahmanici. Non stupirà quindi la presenza di divinità brahmaniche poste nelle vicinanze a guardia dei vari isolati. Spicca qui la fede per il Dio Vishnu al quale è dedicato il tempio Dev Mandhir, nel quale anche i non praticanti del culto Brahmanico possono insolitamente accedere. Si ritorna quindi al punto di partenza salendo sulla ‘Montagna d’orò prima del tramonto. Sotto alla montagna d’oro c’è Jae Fai, lo street food stellato Michelin dove si potrà ammirare Miss Fai ai fornelli mentre prepara i suoi succulenti piatti. Pernottamento in albergo.
Prima colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita del Palazzo Reale. Situato sull’Isola di Rattanakosin, il Grande Palazzo Reale è la residenza ufficiale dei Re di Thailandia dal 1785. Nonostante dal 1925 non sia la residenza effettiva del sovrano, il complesso è tutt’oggi utilizzato per importanti cerimonie reali. La visita includerà anche il celebre Wat Phra Kaew (Tempio del Buddha di smeraldo). La parte visitabile del Royal Grand Palace include gli edifici noti come Palazzo Montien, Palazzo Chakri, e Palazzo Dusit. Pranzo in un ristorante locale. Nel primo pomeriggio si visita il celebre Wat Pho, il monastero Buddista più antico della città e noto per custodire all’interno del proprio “Wihan” una gigantesca statua del Buddha reclinato. Qui si trova anche la sede della più antica scuola di massaggi Thai. Al termine della visita si attraverserà il fiume Chao Praya a bordo dei ferry in servizio regolare fino a raggiungere uno dei Landmark più noti della città: il Wat Arun (Tempio dell’Aurora), il monastero la cui gigantesca pagoda costituisce l'immagine per antonomasia di Bangkok. Edificato dal Re Taksin quale tempio della propria residenza reale durante la fine del XVIII secolo, il Wat Arun si trova a Thonburi, città oggi parte dell’agglomerato urbano di Bangkok ma dislocata sulla sponda opposta del fiume Chao Praya. Thonburi fu per alcuni decenni la capitale del Siam prima della fondazione dell’odierna Bangkok. Ultima tappa presso il Wat Traimit (Tempio del Budda d’Oro), che contiene al suo interno l’imponente statua del Buddha in oro massiccio, la più grande del mondo. Pernottamento in albergo.
Prima colazione in albergo. Partenza di prima mattina via terra. Arrivo ad Ayuttaya, un tempo regina indiscussa dell’intera penisola indocinese per oltre quattrocento anni, dal XIV fino al XVIII secolo. Si visiteranno le varie rovine dell’antica città che sorgono oggi nel cuore del nuovo insediamento urbano. Tra le più mastodontiche ed appariscenti è il Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da tre gigantesche pagode campaniformi. L’attiguo Wat Mongkhon Bophit cela una statua del Buddha in posizione seduta di gigantesche dimensioni. Si visiterà inoltre il Wat Mahathat, la testa in pietra di una statua sacra distrutta durante l’invasione Birmana del XVIII secolo, oggi intrappolata tra le radici di un grande salice. Costituisce il punto più fotografato di Ayuttaya. A seguire il Wat Chai Wattanaram, la cui possente rovina a torre centrale con quattro torri satellite si affaccia oggi sul corso del fiume Chao Praya. Lo stile di questo edificio è contrassegnato dal ritorno delle forme cambogiane, riviste in chiave locale. Proseguimento per Nonthaburi sulle rive del fiume Chao Praya ed imbarco a bordo della Pearl Cruise. Buffet lunch a bordo e navigazione di rientro a Bangkok che si estenderà per circa due ore. L’orario di arrivo a Bangkok può variare a seconda del livello d’acqua del fiume e delle correnti. Arrivo al molo di attracco fluviale di Bangkok. Trasferimento in albergo e pernottamento.
Partenza di prima mattina. La prima tappa è nella città capoluogo di Samut Songkhram strategicamente dislocata sull’estuario del leggendario fiume Kwai, teatro durante la Seconda Guerra Mondiale di cruciali scontri tra i giapponesi e le forze alleate culminati con la costruzione della storica ferrovia di guerra. Qui termina anche una linea ferroviaria secondaria proveniente da Bangkok: sfruttando il terreno demaniale adiacente alla linea, i venditori ambulanti hanno qui costituito un curioso mercato esponendo le loro merci sopra le rotaie. Questa particolarità non è sfuggita ai curiosi turisti che amano ammirare il rapido ricollocamento delle merci in occasione dei passaggi del treno. Si prosegue per il vicino e celebre mercato galleggiante di Damnern Saduak, La visita avrà inizio percorrendo i canali rurali esterni a bordo delle tipiche motolance note come ‘long tail boats’. Tempo libero per la visita del Mercato. Pranzo in un ristorante panoramico sul corso del fiume Maekhlong. Si prosegue verso la provincia di Kanchanaburi, le cui aspre e selvagge montagne segnano il confine naturale con la vicina Birmania. Tra esotici paesaggi dominati dalla jungla qui scorrono i due affluenti principali del Kwai: rispettivamente il ‘Kwai Noi’ ed il ‘Kwai Yai’. Si giungerà successivamente fino alla stazione ferroviaria di Tham Krasae, posta su un alto e scenico dirupo a picco sul fiume. Visita alla piccola grotta locale che custodisce un tempio buddista ed a seguire partenza a bordo dell’antico treno per percorrere alcuni viadotti ferrati che si inerpicano sulle ripide pareti della montagna, costeggiando il Kwai Noi. Si scenderà alla stazione di Tha Kilaen proseguendo poi in auto verso l’alto corso del Kwai Noi fino al molo di imbarco del resort, posto sulle rive del fiume. Si navigherà a bordo delle long tail boats. Tempo a disposizione, cena e pernottamento in albergo.
Prima colazione in albergo. Trasferimento fluviale di rientro al porto di imbarco e proseguimento per via stradale per il Parco Nazionale Sai Yok Yai, noto per le sue piccole, ma graziose cascatelle. Navigazione a bordo di una grande chiatta in legno che verrà trainata sotto le cascate per una divertente e rinfrescante doccia (portate il costume da bagno!). Rinfresco a bordo in corso di navigazione a base di caffè e frutta fresca. Si lascerà quindi il parco in auto per iniziare il percorso di rientro a Bangkok. Durante il percorso si effettuerà una tappa presso il capoluogo di Kanchanaburi per la visita del celebre Ponte sul fiume Kwai, parzialmente distrutto al termine della guerra e oggi riportato alla forma di un tempo. Pranzo al ristorante galleggiante situato sotto il ponte. Arrivo a Bangkok, sistemazione in albergo e pernottamento.
In tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per l'Italia. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo in Italia e fine dei servizi.